
Rete Genitori Rainbow commemora Alessandro Ozimo
Rete Genitori Rainbow questo anno ha celebrato il decennale dalla fondazione, ed è grazie anche all’impegno e alla passione di Alessandro, insieme a Cecilia, Valentina e Fabrizio, che molte persone hanno trovato un sostegno, un conforto e un confronto che non avrebbero mai pensato possibile.
Ed è grazie alla spinta iniziale di queste quattro persone ed all’impegno di chi ha raccolto il loro testimone che RGR continua a raggiungere numerosi genitori e genitrici in difficoltà tramite l’impegno e le attività di volontariato che l’associazione porta avanti.
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Alessandro Ozimo è stato per anni attivista per la comunità LGBT+.
Padre di una bambina, Eloise, nata nel 2003, realizza solo dopo la nascita di sua figlia della sua omosessualità e intraprende un percorso che porta alla separazione dalla moglie e all’avvicinarsi ad associazioni LGBT+, tra cui Famiglie Arcobaleno.
Nel 2011 decide insieme a Cecilia d’Avos, Valentina Violino e Fabrizio Paoletti di fondare Rete Genitori Rainbow perché sentono la mancanza di una associazione che rappresenti la propria specificità, cioè di una associazione che potesse accogliere genitori come loro, e cioè genitori da relazioni eterosessuali, che ad un certo punto della propria vita realizzassero o prendessero consapevolezza di un diverso orientamento sessuale o di una diversa identità di genere.
La loro intenzione è quella di creare un ambiente protetto per genitori LGBT+ da relazioni etero e per i loro affetti, un ambiente in cui le persone non si sentissero escluse, discriminate e che potessero serenamente e liberamente confrontarsi con altre persone nella medesima situazione creando una rete di contatti e di sostegno che sono fondamentali per affrontare con maggiore serenità il nuovo assetto familiare e sociale.
Si impegna sempre più nell’attivismo locale e nazionale, partecipando anche a trasmissioni televisive per raccontare la propria esperienza. Ci ha lasciato prematuramente nel 2012.
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Maggio 2011
Nel maggio del 2011 Alessandro realizza insieme alla fotografa Alessandra Ferrua un progetto fotografico sulla omogenitorialità, progetto che vede protagonista lui stesso ed il suo compagno, sua figlia e due amiche.
Scopo del progetto era fornire l’immagine di un nuovo assetto familiare, dove una persona divorziata potesse vivere felicemente insieme alla propria figlia, al proprio compagno e alla propria rete di affetti.
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Il progetto è stato poi esposto all’interno di un convegno, svoltosi a Torino a novembre del 2014, organizzato da diverse associazioni e organizzazioni LGBT, dal titolo Nessuno può essere escluso.
Le associazioni organizzatrici hanno voluto rendere omaggio alla memoria di Alessandro, dedicandogli l’evento per il suo impegno costante nella comunità LGBT+, mostrando un aspetto diverso della omogenitorialità, e cioè quello di un nucleo familiare ricostituito composto da un genitore biologico ed un genitore sociale.
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Nel 2016 Giuseppe Ozimo, padre di Alessandro, pubblica il libro «Io Sono Alessandro», un libro di memorie e di testimonianze.
«È stata talmente brava Eloise a far capire a sua mamma quanto non ci sia nulla di strano e pericoloso nelle famiglie omogenitoriali e in una coppia di uomini, che i primi complimenti per Rete Genitori Rainbow mi sono arrivati da… sua mamma».
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Alessandro Ozimo è stato per anni attivista per la comunità LGBT+.
Padre di una bambina, Eloise, nata nel 2003, realizza solo dopo la nascita di sua figlia della sua omosessualità e intraprende un percorso che porta alla separazione dalla moglie e all’avvicinarsi ad associazioni LGBT+, tra cui Famiglie Arcobaleno. Nel 2011 decide insieme a Cecilia d’Avos, Valentina Violino e Fabrizio Paoletti di fondare Rete Genitori Rainbow perché sentono la mancanza di una associazione che rappresenti la propria specificità, cioè di una associazione che potesse accogliere genitori come loro, e cioè genitori da relazioni eterosessuali, che ad un certo punto della propria vita realizzassero o prendessero consapevolezza di un diverso orientamento sessuale o di una diversa identità di genere. La loro intenzione è quella di creare un ambiente protetto per genitori LGBT+ da relazioni etero e per i loro affetti, un ambiente in cui le persone non si sentissero escluse, discriminate e che potessero serenamente e liberamente confrontarsi con altre persone nella medesima situazione creando una rete di contatti e di sostegno che sono fondamentali per affrontare con maggiore serenità il nuovo assetto familiare e sociale. Si impegna sempre più nell’attivismo locale e nazionale, partecipando anche a trasmissioni televisive per raccontare la propria esperienza. Ci ha lasciato prematuramente nel 2012.
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Maggio 2011
Nel maggio del 2011 Alessandro realizza insieme alla fotografa Alessandra Ferrua un progetto fotografico sulla omogenitorialità, progetto che vede protagonista lui stesso ed il suo compagno, sua figlia e due amiche. Scopo del progetto era fornire l’immagine di un nuovo assetto familiare, dove una persona divorziata potesse vivere felicemente insieme alla propria figlia, al proprio compagno e alla propria rete di affetti.

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Nel 2016 Giuseppe Ozimo, padre di Alessandro, pubblica il libro «Io Sono Alessandro», un libro di memorie e di testimonianze.
«È stata talmente brava Eloise a far capire a sua mamma quanto non ci sia nulla di strano e pericoloso nelle famiglie omogenitoriali e in una coppia di uomini, che i primi complimenti per Rete Genitori Rainbow mi sono arrivati da… sua mamma».